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La Città del benessere fisico e del relax

 

Carta di identità

Regione: Emilia Romagna

Provincia: Bologna

Altitudine 75 m slm

Superficie:148,48 Km

Abitanti a gennaio 2013: 20.935

Densità: 141 AB/Km

Frazione: Frassineto-Mulino Nuovo.Gaiana,Gallo Bolognese,Liano,Montecalderaro,Osteria Grande,Poggio Grande,Varignana-Palesio,Vedriano.

Cap:40024

Prefisso te:051

Nome città:dal 1959 Castel San Pietro nell"Emilia è stato modificato in "Castel San Pietro Terme"

Nome cittadini: Castellani

Santo Patrono:Madonna del Rosario - 7 ottobre

Comuni limitrofi: Casalfiumanese,Castel Guelfo di Bologna,Dozza,Medicina,Monterenzio,Ozzano dell'Emilia.

Come raggiungerci

Castel San Pietro Terme si trova tra Bologna e Imola,sulla Strada Statale 9 via Emilia,

E' raggiungibile:

- Dalll'autostrada  a 14 con uscita a Castel San Pietro Terme, a 3 Km.dal centro storico;

- con il servizio ferroviario,linea Bologna-Rimini e  Bologna -Ravenna,con stazione a Castel San Pietro Terme a 1 Km dal centro storico,collegato con bus navetta con il centro e le Terme,e con stazione a Varignana,a 1 Km dalla frazione di Osteria Grande;

- con il servizio autobus ATC,linee Bologna - Imola e Castel San Pietro Terme- Bologna-Bazzano,con fermata principale in centro e collegamento con le Terme.

- Aeroporto G.Marconi di Bologna a 20 Km.

 

CASTEL SAN PIETRO TERME è una città accogliente,molto accogliente,per tutti quelli che,transitando sulla Statale via Emilia tra Bologna ed Imola oppure sll'A14, hanno la possibilità di fare tappa all'ombra del Cassero.La conferma di questa importante caratteristica,l'accoglienza,è arrivata con la certificazione a "Città Slow"grazie alla quale Castel San Pietro Terme è entrata nella "Rete Internazionale delle Città del Buon Vivere",città a misura d'uomo,per l'elevata,qualità della vita e per i tanti servizi a disposizione di cittadini e visitatori.Forse perchè adagiata ai piedi delle colline bolognesi ed in zona ricca di sorgenti d'acqua termale,si può affermare che Castel San Pietro Terme dal 1199 (anno di fondazione) è propio una Città ospitale e,dal 1300,anche luogo dove recarsi per curare la propia salute e "posto di villeggiatura" come si diceva un tempo,sino a cambiare nome,nel 1959,da Castel San Pietro delll'Emilia a Castel San Pietro Terme.

Lungo il bellissimo viale Terme,si può svolgere attività fisica in un centro sportivo (Cassatorre) dotato di numerosi impianti all'aperto ed al coperto,ci si può tonificare alle Terme con tutti i nuovi percorsi per raggiungere il benessere fisico e,a soli 100 metri di distanza,tentare di diventare giocatori di golf,sul campo di propietà comunale,gestito dal Club Le Fonti,oppure fare un salto all'Hippocampus e conoscere lo straordinario mondo dei cavalli da corsa. Tanti i posti per rilassarsi,come il Parco Lungo SILLARO,oppure ,la....tavola,con la buona gastronomia,senza  dimenticare l'ampio programma di iniziative culturali,turistiche e promozionali che si svolgono durante l'arco dell'anno.Questi sono alcuni dei "biglietti da visita" di Castel San Pietro Terme.

TERRITORIO  : VERDE E SPORT

Castel San Pietro Terme è dotato di ampi spazi di verde,con circa 80/100 metri quadrati per ogni abitante.Parchi attrezzati per il tempo libero e le passeggiate e qualificate attrezzature sportive,dove l'elevata qualità della vita per cittadini e turisti costituisce un elemento importante per il proprio sviluppo.
Un cittadino su tre dei 21 mila residenti,pratica sport grazie a oltre 50 società sportive che promuovono quasi tutte le discipline sportive e a decine di strutture messe a disposizione dell'Amministrazione comunale:stadio,campo da golf,palasport Roberto Ferrari,campo da basKet all'aperto,pista da motocross,piscine comunali (3 vasche coperte e 2 scoperte),campo da rugby, 5 palestre,10 campi da calcio,pista da skateboard,9 campi da tennis, 4 campi da calcio a 5,2 bocciodromi, 2 piste di pattinaggio(1 coperta),6 piste polivalenti,tiro con l'arco,tiro a segno.
Molti di questi impianti sportivi sono collocati a due passi dalle strutture alberghiere,nel Centro Sportivo Casatorre,immerso nel verde di viale Terme e del Parco Lungo Sillaro,parco che offre,a cittadini e visitatori un salutare percorso vita e piste ciclopedonali.

Il Golf per tutte le età

Il Golf "Le Fonti" è aperto da una decina anni e conta oltre seicento soci,persone di ogni età e professione,in gran parte principianti,ai quali si aggiungono i ragazzi delle scuoe che seguono lezioni gratuite nelle ore di educazione fisica per imparare questo sport salutare,rilassante,a contatto con la natura e adatto a tutti. 
L'impianto sportivo  si estende su un terreno di circa 60 ettari,adiacente alle Terme e al parco del laghetto Scardovi,in una straordinaria cornice naturale fra la valle del Sillaro e le colline.
Dotato di diciotto buche,campo pratica e club house,di propietà comunale e viene gestito attraverso un'associazione senza fini di lucro,garantendo così l'accesso a costi estremamente contenuti.
L'attivitàsul green è particolarmente intensa,ogni anno sono oltre 120 le gare in calendario,fra le più importanti il Ladies European Tour e l'Alps Tour maschile,open professionistici a livello internazionale.
Unica a livello mondiale,è stata brevettata la golf bike,una mountain bike attrezzata per girare sul campo munita di carrello per il trasporto,della sacca e contestualmente giocare a golf,abbinando due discipline sportive e i relativi sacrifici.

Particolarmente interessanti sono,infine,i suggestivi "calanchi" che caratterizzano buona parte delle colline che sovrastano la città e che sono ben visibili percorrendo la strada che conduce alla frazione più alta del Comune,Montecalderaro (mt.600 s.l.m.).

Le Terme

Il primo vero stabilimento termale sorse nel 1870,con dimensioni importanti e con criteri molto moderni,scientificamenti attenti e progrediti per l'epoca.
Questo stabilimento da eventi bellici nel 1945 e ricostruito ex novo nel 1955.
Con i suoi sucessivi ampliamenti costituisce uno stabilimento medio-grande,sullo standard della Regione Emilia Romagna,che è dal punto di vista del termalismo una delle più importanti e progredite,su tutto il territorio nazionale.
Facilmente raggiungibili,sia con mezzi propi,sia con mezzi pubblici,le Terme di Castel San Pietro forniscono servizi di terapie termali,terapie e trattamenti riabilitativi e fisiochinesiterapia,trattamenti estetici e di benessere e di medicina estetica,erelative attività di dagnostica medica.
Le Terme mettono anche a disposizione un parco,all'interno del quale si trova un antica fonte solfurea. 

La Fonte Fegatella

La Fonte Fegatella è oggi uno dei simboli più amati di Castel San Pietro Terme e una delle sue più originali testimonianze storiche.Luogo di incontro e di relax per cittadini e visitatori di ogni età,le sue acque benefiche sono particolarmente apprezzate anche oltre i confini comunali.
I poteri curativi dell'acqua erogata dalla Fonte furono scoperti oltre sette secoli fa,nel 1337,quando si narra un branco di pecore gravemente ammalate di fegato,bevendo quell'acqua,ritornarono in piena salute.Il fatto fu ancora più significativo in quanto avvenne in presenza di noti luminari universitari,presenti a Castel San Pietro in seguito al trasferimento dell'ateneo bolognese nella cittadina in riva al Sillaro,a causa della scomunica pronunciata dal Papa contro la città di Bologna.Da allora iniziò la tradizione di attingere acqua a questa fonte per curare gli animali,ma anche l'uomo.Già in un disegno del 1830 la fonte viene illustrata con una struttura in mattoni lungo il viale delle Terme,che a quel tempo era semplicemente un sentiero di bosco,con una fitta vegetazione.

Il Giardino degli Angeli

Il Giardino degli Angeli è un luogo molto speciale,creato dai genitori di una ragazzina scomparsa per una grave malattia e da  moltissimi amici con la collaborazione del Comune e di alcuni sponsor,un luogo unico che nel 2008,è stato inaugurato e donato alla città di Castel San Pietro Terme.Realizzato a forma di cuore su una superficie  di circa 4000 metri quadrati,ospita diverse centinaia di piante di più di 100 specie.Sin dalla sua inaugurazione è oggetto di servizi televisivi e giornalistici e conquista sempre nuovi apprezzamenti riconoscimenti a livello nazionale.Nel 2009 si è costituita l'Associazione onlus "Il Giardino degli Angeli"per aiutare bambini gravemente malati e le loro famiglie in difficoltà.

La Meridiana in piazza Aquaderni

Castel San Pietro Terme è una città mediovale con innumerevoli testimonianze della sua lunga storia di civiltà.Le mancava però un orologio solare che certamente esisteva anche qui nel dodicesimo secolo,come intutte le città medievali.Per questo nel 2002 l'Ammistrazione Comunale,ha pensato di ricostruirne uno,a scopo estetico e  didattico,sulla base di quelli dell'epoca ,in piazza Acquaderni,incaricando Giovanni Paltrinieri,gnomonista(si chiama così colui che realizza questi orologi,da "gnomone" che è l'asta la cui ombra indica l'ora) tra i più famosi d'Italia.
l'Orologio Solare di Piazza Acquaderni ha uno stile che ricalca la classica tipologia medievale,il centro ideale dello strumento coincide con quello di un sole,avente sopra la corona e sotto il Leone rampante che sorregge il nastro con la scritta "Libertas",lo stemma di Castel San Pietro Terme.Le iscrizioni e le cifre in stile gotico e  le dimensioni esterne hanno per base il Piede Bolognese(380,09 mm).La base è di 9 Piedi(3420 mm), e l'altezza di 7 Piedi (2660 mm).Il motto è austero e ammonitore "Fugit irreparabile tempus",un invito al passante di farne buon uso.

 

  

Istituto Bartolomeo Scappi

 

L'istituto d'istruzione superiore di Castel San Pietro Terme è intitolato a Bartolomeo Scappi,vissuto nel sec.XVI,cuoco di intensa capacità,ma sopratutto lungimirante antisignano della tecnica della cucina,reso poi famoso dal suo trattato "Opera"uno dei più completi libri di gastronomia.
Nato nel 1987,l'istituto si è sviluppato rapidamente fino ad oggi:considerevole realtà scolastica con più di 2000 studenti e oltre 220 docenti,tra cui insegnanti tecnico-professionali con notevole esperienza e riconosciute abilità.
Questa forte espansione è dovuta anche alla grande sinergia sia con gli enti locali,sia con il territorio,intesa come forte valorizzazione dei prodottitipici del territorio,eemento culturale che è alla base dell'impianto scolastico.In questo modo la scuola riesce a rispondere ad esigenze e richieste diffuse in ambito provinciale e regionale.Dal 1955 è attivo un corso serale quinquennale rivolto agli adulti,frequentato in prevalenza da stranieri.Particolare valore assume l'esperienza di insegnamento,avviata nel 1997,rivolta agli alunni lungodegenti ricoverati nei più noti ospedali della provincia di Bologna.
Dall'anno scolastico 2009-10 all'istituto Scappi è stato istituito l'indirizzo Tecnico Turistico,un'ulteriore importante oppurtunità di formazione che si rivolge a tutta l'area Provinciale e Regionale,caratterizzzando ancor più l'offerta che il territorio castellano mette a disposizione da sempre nell'ambito turistico e alberghiere.Dal 2012 gli insegnamenti nelll'enogastronomiasono stati ampliati ai "Prodotti dolciari artigianali e industriali." 

LA GASTRONOMIA : IL CASTRATO E NON SOLO

Castel San Pietro Terme ha ottenuto nel 2005 la certificazione di cittaslow "città del buon vivere" che si ottiene a seguito di una rigorosa valutazione con una cerififcazione che attribuisce un punteggio in base a una serie di parametri (politica ambientale,politica infrastrutturale,tecnologie per la qualità urbana,valorizzazione dele produzioni autoctone,ospitalità e consapevolezza) e impegnarsi a mantenere nel tempo i requisiti posseduti.

 Castel San Pietro Terme come cittaslow si sta bene a tavola,senza alcuna fretta !Perciò bando agli spuntini veloci ed a gastronomia senz'anima e sapore.Infatti i piatti tipici castellani sono la braciola di castrato,la pasta fatta in casa, le crescentine,la piadina,il friggione,i formaggi teneri tra cui spicca il tipico "squacquerone d.o.p." ed il profeta in patria "Castel San Pietro", il miele extravergine,i famosi savoiardi,i certosini natalizi,oltre ai vini di qualità (Pignoletto e Sangiovese) prodotti sulle colline che sovrastano la Città.

La Città mette a disposizione dei visitatori una vasta scelta di ristoranti qualificati,che sono in grado di soddisfare i palati più fini,oppure di servire i piatti della cucina tipica castellana,frutto di ricette tramandate nei tempi.

Curiosità enogastronomiche

Il Savoiardo castellano apprezzato dalla Regina Margherita 

I biscotti savoiardi comparivano già nei grandi banchetti del 1600 e 1700 e,come testimoniano alcune inserzioni pubblicitarie di giornali bolognesi,erano esportati in ogni parte d'Italia tra il 1800 e 1900
La famiglia Gardini iniziò l'attività produttiva del biscotto nel 1860 nei locali di via Matteotti16 di Castel San Pietro Terme...Una lettera di ringraziamento per una scatola di biscotti savoiardi ricevuti in dono "a suo tempo" da sua Maestà la Regina Madre,datata l'11 maggio 1903 e firmata dalla dama d'Onore testimonia "la benevolenza" e il "compiacimento" con cui i sovrani si felicitavano per la "bontà dei prodotti di codesta Ditta"con il Preg.Sig.Lodovico Gardini di Castel San Pietro
Alla lettera viene poi accluso un gioiello,una spilla orai possesso degli eredi.

Galileo e l'ape,Garibaldi apicoltore....

Nel 2009 la mostra "Galileo e l'Ape"oranizzata dall'Osservatorio Nazionale del Miele,curata da Fausto Ridolfi e in collaborazione con l'Istituto e Museo di Storia della Scienza di Firenze,è stata un occasione per valorizzare in modo intelligente e originale il prodotto apistico,legandolo a un personaggio importante della nostra storia "Ciò che rende Galileo immortale l'indagine con il cannochiale di sua costruzione e l'enunciazione rivoluzionaria che la terra gira intorno al sole e non viceversa.Nella costruzione del canocchiale,aveva notato che ponendo le lenti in posizione ottimale si poteva indagare anche nell'infitamente piccolo.
Realizzò quindi un nuovo strumento che chiamò "occhialino".Con l'occhialino di Galileo che più tardi diverrà il microscopio,si osservò l'ape,con risultati che consentirono di superare il divieto della Chiesa all'uso delle lenti,non più "strumento del diavolo"ma mezzo essenziale per il progresso scientifico".
Nel 2007 in occasione del bicentenario della nascita di Garibaldi,l'Osservatorio del Miele ha proposto alcune iniziative dedicate all'Eroe dei due Mondi nell'inedita veste di apicoltore:le mostre I Mille,I Mille Fiori,I Mille Mieli" -  traduzioni e territori che divengono nazione,e "Garibaldi apicoltore" e la degustazione del " miele di Garibaldi " con prodotti tipici della provincia di Bologna.
 

 

STORIA: OTTOCENTO ANNI E PIU'

Anche se numerose scoperte archeologiche ci hanno reso le testimonianze di antichissimi insediamenti villanoviani e romani,oltre alla presenza della chiesa dedicata a San Pietro nella zona dell'attuale Borgo,la vera "vita"per Castel San Pietro Terme ebbe inzio ottocento anni fa,nel 1199,voluta da Bologna per difendere la propria pace ed autonomia.Castel San Pietro Terme fu per due volte,nel 1306 e 1338 sede dell'Università,poichè Bologna era stata interdetta da altrettante scominiche papali.Nle 1410 fu scelta dall'antipapa Giovanni XXII come rifugio per sfuggire alla peste che infieriva a Bologna.Nel Risorgimento,Castel San Pietro Terme diede un appassionato aiuto alla causa dell'indipendenza italiana.Nel corso degli ultimi eventi bellici,Castel San Pietro Terme,coinvolta nella lunga permanenza della Linea Gotica,fu semidistrutta dalla furia delle truppe tedesche e contribui,con un alto prezzo di sangue,alla lotta della Resistenza.

MONUMENTI: i simboli sono il CASSERO  e la TORRE DELL'OROLOGIO

Una delle testimonianze più antiche è certamente il Ponte sul Sillaro,lunga la via Emilia,esistente già al tempo di Traiano,nell'anno 100 d.C. Il punto più caratteristico della città è costituito dal Cassero vi è la Torre del paese,ed ora adibito a teatro comunale che rappresenta oggi il principale luogo di incontro.di cultura e di spettacolo della città,riportato agli origini splendori e inaugurato dopo un'accurata ristrutturazione nel 2008.
Nella parte sovrastante al Cassero vi è la Torre dell'orologio,della quale se ne ha notizia certa nel 1300. Delle Vecchie Mura che circondavano il paese,rimangono solamente uno dei torrioni situato a est del Cassero e tratti di mura lungo via Castelfidardo e lungo il Sillaro.Presso il Parco Archeologico all'aperto di via San Pietro sono state riportate alla luce le testimonianze storiche sulla chiesa di San Pietro,che fu certamente edificata nel primo millennio e che probabilmente diede il nome alla città.

Tra i monumenti più interessanti ricordiamo anche la Chiesa Parrocchiale di Santa Maria Maggiore in via Matteotti,le cui fondamenta furono gettate unitamente a  quelle del castello,mentre il Santuario del Crocefisso,che si affaccia sulla centrale Piazza XX Settembre,fu costruito dalla Compagnia del Santissimo,nel 1741 per ospitare l'immagine del S.S.Crocefisso,un'immagine donata alla città nel 1543 e da allora venerata.Dal 1629 si tiene la V^domenica di Quaresima,la Festa del Crocefisso,appuntamento che viene mantenuto tutt'oggi e che vede la presenza di migliaia di fedeli.Sulla sinistra del santuario sorge il campanile,realizzato negli anni 1926/1930,che ospita un concerto di 55 campane e che non trova eguali in tutta Europa
La Chiesa e il Convento dei Frati Capuccini,in via Viara,risalgono invece al 1600.Da segnalare anche la Chiesa delll'Annunziata,in via Mazzini originaria del 1300.la Cappella Scania,dedicata alla Madonna della Neve,il Santuario della Beata Vergine di Poggio,che risale al 1554 ed il Santuario della Beata Vergine del Lato,a Montecalderaro,del XVII secolo.

La Madonna del Rosario patrona della città

Verso la mezzanotte del 2 giugno 1779 Castel San Pietro fu scossa da un terribile terremoto.Crollarono camini e muri di case.
La gente,come era costume,si riversò nelle chiese credendo che nell'interno di esse vi fosse meno pericolo,ma l'arciprete,Don Bartolomeo Calistri,da uomo di scienza e di buon senso,cercò di mandarli all'aperto.L'incubo delle scosse durò parecchi giorni,finchè il 10 di quel mese di giugno ve ne fu una di terribile violenza.I fedeli si strinsero attorno alla Sacra immagine della Madonna del Rosario,collocata sotto una grande tenda nella piazza principale della città.Finito il terremoto si verificarono i danni:erano ingenti ma,fortunatamente,non ci furono vittime tra la popolazione.
Per lo scampato pericolo, i castellani decisero di elevare un colonna votiva al centro della piazza principale,l'attuale piazza XX Settembre,davanti al Municipio.
Alla sommità della colonna,progettata da Giacomo Dotti,fu posta una statua della Madonna,opera di un artista toscano.Da oltre due secolo,quindi,la sacra immagine della Madonna del Rosario veglia sulla città e viene festeggiata il 7 ottobre,festa del Patrono di Castel San Pietro,così come fu decretato dal Consiglio Municipale del 1779.

FONTE:Romiti Giancarlo

La colonna di piazza maggiore .Fu eretta in onore della Madonna del Rosario negli anni 1779-80,su disegno di G.G.Dotti.

EDIFICI NOTEVOLI

Chiesa parrocchiale di S.Maria Maggiore.

E' presso la piazza maggiore e risale certamente ai primi del 1200.Negli anni 1649-50 su disegno di F.Martini si eresse la cappella del Rosaio nel 1699 ,su disegno di G.Torri,fu fatta la cappella maggiore e negli anni 1752-57,su disegno del Torreggiani si alzò il resto della chiesa,apparendo la chiesa quale oggi si vede.La facciata 400esca è stata rinovata nel 1942 e la madonna con il bambino e Cristo e i due angeli furono attribuiti a Nicolo dell'Arca.Il campanile come da cornice ad archetti intrecciati,ora nascosti,ma che abbiamo visto,è molto antico:si alzo nel 1364. Sull'altar maggiore(che è del Torreggiani e fu già nella chiesa dei gesuiti in Via Belle Arti Bologna) c'è il quadro dell'Assunta coi San Pietro. Nicolò M.Maddalena de' Pazzi e Luigi Gonzaga di U.Gandolfi.La porticina del tabernacolo di lapislazuli e ametiste ha un Cristo attribuito all'Algardi.Nel 1 altare a ds. c'è il Martirio di S.Vincenzo dei Marchesi detto Sansone e una bella Madonnina col Bambino 400esca:la ancona di questo altare,come le altre è assai bella.

Chiesa e convento dei Capuccini.  Situati a sud ovest del vecchio capoluogo,se ne cominciò forse la costruzioe nel 1623: la chiesa fu dedicata a S.Giuliana,bolognese del sec.V detta la santa della famiglia Banzi,la quale famiglia largheggiò,forse nella costruzione,che in gran parte però fu opera del Conte Pompeo Ramazzoti,mentre il terreno fu donato dal Conte Anton Galeazzo Malvasia.L'interno della chiesa fu affrescato da C.Baldi. I quadri del 1°e il 3°altare sono di un P.Menarini romano.Bella,ma d'ignoto autore ,la Madonna della Speranza (2°altare),che fu messa in venerazione nel 1770 .Nella terza cappella  sono due quadri con S.Chiara e S.Margherita da Cortona di fr. Ferdinando da Bologna Cap.Nella parte a sinistra la S.Famiglia con S.Felice da Cantalici  è dei Marchesi detto Sansone,mentre il Cristo che comunica il B. Bernardo da Corleone è dei Calvi. Sull'altar Maggiore la Madonna col Bambino e i Santi Giuliana e Francesco d'Assisi è dei Massari,del quale sono pure i due quadri.(che una volta gli erano ai lati)con S.Felice e S.Lorenzo,ora nel coro.La statua dell'Immacolata e quella di S.Antonio di Padova e del Bambino nella grotta sono del Dalmonti di Faenza  ,quella di S.Francesco del Can.Fiegna.Nel conventoc'è un S.Fedele Cap.dei Crespi,un'Ultima Cena dei Savonanzi nel refettorio,dove sono pure,bei ritratti di cappuccini castellani.

Palazzi Celebri . Palazzo comunale. Anticamente era la casa di fronte alla chiesa parrocchiale:la sua torretta fu eretta nel 1754 da C.F.Dotti.L'attuale palazzo comunale fu eretto nel 1845-59 su disegno dell'ing. Marco Manini  Malvezzi,presso la torre,a sud,ora del Credito Romagnolo:fa acquistato alla fine del 1700 dallo storiografo Cavazza Malvasia,enttro il Castello,sulle mura a levante:vi fu ospite S.Leonardo, da Porto Maurizio nel 1746.Ramazzotti Locatelli.E' unito al precedente,nel 1741 ospitò Carlo Albero III re di Piemonte e di Sardegna:nel 1868 è sede dell'Istituto Immacolata ed è stato completamente tresformato.Riniera.A due chilometri a sud del paese,oltre il torrente.:la sua forma attuale risale al 1883.

Personaggi Illustri 

Fabbri Alessandro (1662-1768) Letterato e poeta,che ha lasciato pubblicazioni.E' sepolto nella chiesa bolognese di S.Michele.

Cavazza Ercole Ottavio (1735-1813) Notaio.Per vari anni capo del comune di Castel San Pietro Terme ,ha lasciato una interessante e imponente raccolta ms.di cose locali,che dopo molte peripezie, è stata  finalmente depsitata, dopo l'ultima guerra presso la Bibloteca universitaria di Bologna:ne esiste un ampio sunto presso l'arch.parocch.di Castel San Pietro Terme una copia del quale noi facemmo e conserviamo ancora.

Pietro Inviti (1821-1907) Grande  patriota e combattente per l'unità e l'indipendenza della Patria,a fianco dei più grandi esponenti provinciali.Morì a Bologna e fu sepolto alla Certosa.

Acquaderni Conte Dott. Giovanni Battista (1839-1922) Laureatosi in diritto civile e canonico ,in tempi di gravi lotte fra Chiesa e Stato con le conseguenti abberrazioni,fondò nel 1868 l'Azione Cattolica Italiana anticipando l'inserimento dei laici cattolici nella vita politica  dello Stato .Fu un formidabile organizzatore di manifestazioni cattoliche,tanto che da Papa fu creato Conte.Morto a Bologna e sepolto nella cripta della Metropolitana.

Pranzini Mons. Giovanni (1875-1935)Fu vescovo e agile poeta, del quale era doveroso raccogliere un antologia delle sue migliori poesie; noi facemmo una raccolta dattilloscritta di un 300 sue poesie,ma la guerra ci distrusse tutto.Morto a Bologna e sepolto nel Duomo di Carpi.

Selleri Natale (n.1887).Artista in lavori di ferro battuto.

Cleto Tomba ( n.1898) Illustre e apprezzato scultore.

Casadio Loreti Callisto ( n.1899) Pittore.

Martelli Renauc (n.1910)     Scultore. 

 

La Festa Principale  del paese ha luogo nella Domenica di Passione,due settimane prima di Pasqua,in onore del Crocifisso:da qualche tempo si fa anche,con successo,nella prima domenica di settembre,la Festa della Braciola,durante la quale come,del resto,in altre occasioni,i paesani gustano e fanno gustare,tra l'altro la braciola, Castel San Pietro Terme ha inoltre un altra specialità casareccia, i savoiardi,paste note per lo meno fin dal 1868 e gustate da G.Rossini e Pio IX.